Un tocco di Mediterraneo in cucina

Il basilico, con il suo profumo intenso e il sapore inconfondibile, è un’erba aromatica amatissima in tutto il mondo. Originario dell’India, si è diffuso in molte culture, diventando un ingrediente fondamentale della cucina mediterranea. Ma oltre ad essere un delizioso condimento, il basilico ha anche numerose proprietà benefiche per la salute.


Il nome scientifico del basilico è Ocimum basilicum. Il termine “ocimum” deriva dal greco antico e significa “odore”, infatti indica il caratteristico aroma delle foglie, mentre “basilicum” proviene dal greco antico “basilikón”, “regale” e fa riferimento alla sacralità attribuita alla pianta in molte culture antiche. La specie è originaria dell’Asia tropicale, ma è stata ampiamente coltivata e diffusa in tutto il mondo. In Italia è coltivata dai tempi di Alessandro Magno, dal 350 a. C. circa. In molti Paesi il basilico è considerato una pianta simbolo di amore, prosperità e protezione. In alcune tradizioni, si credeva che tenerne una pianta in casa portasse fortuna e nel nostro Sud e in Grecia si pensava che metterne un vaso sul davanzale tenesse lontano il malocchio. Oggi il basilico è particolarmente associato alla cucina mediterranea e asiatica.


La coltivazione del basilico è relativamente semplice e può essere fatta sia in giardino e nell’orto sia in vaso. Fare crescere sana questa pianta richiede pochi accorgimenti, in cambio di foglie  aromatiche che possono essere utilizzate per arricchire molti piatti. Pochi i consigli di cura per garantirci una buona produzione di germogli.


 

Basilico: coltivazione

La coltivazione del basilico non richiede particolari abilità. Possiamo seminarlo direttamente nel terreno o farlo germinare in vasetti per poi trapiantare le giovani piante quando hanno sei foglie. La semina diretta può essere fatta in primavera quando le temperature sono stabilmente sopra i 17°C. In alternativa, possiamo acquistare nei centri giardinaggio le piantine pronte al trapianto vendute in contenitori alveolari oppure in vasetti singoli. Mettiamole all’esterno solo quando le temperature notturne si mantengono stabilmente sopra i 15°C e facciamo molta attenzione alle lumache nella prima fase. Il basilico ama la luce solare, quindi cerchiamo un posto ben esposto per piantarlo, preferibilmente con 6 ore di luce diretta al giorno. Con meno ore di sole i rami saranno più teneri e le foglie meno profumate. Il basilico cresce bene in terreni “grassi”, cioè molto nutrienti, anche argillosi, purché ricchi di sostanza organica. Possiamo scegliere un terriccio per ortaggi oppure miscelare il 30% di compost o di stallatico sfarinato a un terreno di campo o alla terra dell’orto.
 

Basilico in vaso

Per coltivare il basilico in vaso, è importante scegliere il giusto tipo di contenitore e prepararlo correttamente. Il vaso ideale per il basilico dovrebbe avere una profondità e un diametro di almeno 20-25 cm, per garantire sufficiente spazio per le radici. Vanno bene anche le cassettine da davanzale (in una cassetta lunga mezzo metro, mettiamone due piante). Il migliore materiale per i contenitori è la terracotta, che lascia respirare le radici e si riscalda meno della plastica al sole (le radici soffrono il caldo perché normalmente stanno nella terra al fresco). Assicuriamoci che il vaso abbia fori di drenaggio sul fondo per consentire all’acqua in eccesso di defluire correttamente. Mettiamo dei sottovasi proporzionati alla misura del vaso, in modo che la terra possa riassorbire velocemente l’acqua in eccesso per capillarità, senza creare ristagni duraturi.

Distanziamo le piantine di circa circa 20 cm l’una dall’altra. I vasi di basilico in vendita al supermercato sono pronti all’uso ed hanno moltissime piantine pronte per il consumo, ma troppo fitte. Se decidiamo di acquistare questi vasi per ricoltivare il basilico dobbiamo scegliere quelli con le piantine più piccole e dividere la loro zolla almeno in quattro parti cercando di danneggiare il meno possibile le radici, per ottenerne quattro vasi da uno iniziale. Se il basilico è già più alto di 20 cm, però, evitiamo di dividerlo ma rinvasiamolo con l’intera zolla in un contenitore più ampio.
 

Le cure necessarie

La pianta di basilico richiede poche cure, però fondamentali. Questa specie ama una buona quantità di acqua, perciò annaffiamo bene quando la terra diventa asciutta (basta che infiliamo un dito nella terra per capire se è ancora troppo umida o no), ma senza aspettare che diventi completamente secca e che le foglie si affloscino. Fare asciugare la terra serve per far respirare le radici. In generale, seguendo questa regola, in primavera e in autunno basta bagnare a giorni alterni mentre in estate, i piccoli vasi vanno annaffiati tutti i giorni, senza mai bagnare le foglie.

Ogni quattro settimane concimiamo utilizzando un cucchiaio di stallatico pellettato mescolato al terreno superficiale per ogni pianta. In alternativa, possiamo usare un concime liquido per ortaggi da mescolare all’acqua delle innaffiature una volta ogni due settimane, rispettando la diluizione indicata sulla confezione. Mai innaffiare e concimare nelle ore calde e mai concimare le piante se sono assetate: eseguiamo queste due operazioni nelle ore serali, in modo che la pianta abbia tutta la notte per idratarsi. Se le piante sono disidratate, dobbiamo prima annaffiarle bene e, solo il giorno dopo, potremo concimarle, altrimenti si “bruciano”.
 

Tre consigli e trucchi degli esperti

•    Per promuovere una crescita sana ed evitare che la pianta invecchi velocemente, dobbiamo impedire alla pianta di fiorire eliminando le spighette con i boccioli che si formano in cima ai rami. Per fare questa operazione tagliamo la punta dei rami recidendo la spiga, più due o quattro foglie (possiamo farlo con le mani oppure, se il nostro basilico ha i rami duri perché ha tanto sole, usare le forbici). Questa operazione incoraggerà la produzione di nuovi rami favorendo la crescita continua del basilico. Le foglie in cima al ramo, vicine al bocciolo, sono quelle più aromatiche e possiamo utilizzare queste cimette (spiga compresa) in cucina. Al contrario, dopo la fioritura la pianta completa il suo ciclo di vita perché produce i semi e quindi invecchia.
•    Possiamo iniziare a raccogliere il basilico quando la pianta ha una decina foglie, sempre partendo dalla cima. Evitiamo di staccare le singole foglie lasciando i rami vuoti, perché in questo caso andremmo a indebolire la pianta. Quindi, non raccogliamo mai una sola foglia di basilico, ma stacchiamo sempre una cimetta.
•    Il metodo migliore per conservare il basilico preservandone l’aroma è fare seccare le cimette con le spighe dei fiori lunghe 5 centimetri: raccogliamole nelle giornate asciutte d’estate e facciamole asciugare sparse sopra un canovaccio in un ambiente arioso (per esempio, dove c’è corrente d’aria). Quando sono completamente asciutte, conserviamole in un barattolo a chiusura ermetica e usiamole sbriciolate per le insalate o intere per i sughi.
 

Le cinque varietà più buone da coltivare

•    Basilico genovese: è la varietà più popolare in Italia, ampiamente utilizzata per il pesto e per le insalate (da abbinare ai pomodori, c’è anche il basilico napoletano e quello a foglia di lattuga). Ha foglie larghe, di colore verde intenso, e un aroma dolce e aromatico.

•    Basilico greco: ha foglie piccole e strette e l’inconfondibile forma di un cespuglietto a palla. Ha sapore e profumo molto intenso, leggermente piccante. È molto apprezzato nella cucina greca e viene spesso utilizzato per condire le insalate, le zuppe e le salse, ma anche come pianta ornamentale, da tenere sul davanzale per accarezzarla spandendone nell’aria il profumo e per allontanare le zanzare.

•    Basilico artico: anche chiamato basilico di montagna, è una varietà introdotta di recente sul mercato ed è il basilico più resistente al freddo, perciò possiamo piantarlo fuori quando la temperatura supera i 13 gradi e in generale dura fino a novembre. Ha foglie leggermente più piccole rispetto al basilico genovese classico, ma molto profumate. Inoltre, ha il vantaggio ci crescere in continuazione e di produrre tante foglie e pochi fiori. Nelle regioni del Sud Italia forma un grande cespuglio e può sopravvivere per molti anni.

•    Basilico rosso: è caratterizzato da foglie di colore viola-rosso. Ha un aroma simile al basilico tradizionale, ma con un leggero retrogusto di spezie e cresce meno del basilico genovese. Le foglie rosse rendono questa varietà molto decorativa anche come pianta ornamentale o per aggiungere un tocco di colore alle insalate e ai piatti. Il battuto di basilico rosso è un ottimo accompagnamento per i piatti di pesce.
 

•    Basilico sacro: Ocimum sanctum, anche noto anche come tulsi o tulasi, è una varietà di basilico considerata sacra nell’induismo. Ha foglie di colore verde brillante e spighe di fiori viola-rosse. Forma un grande cespuglio fiorito dall’aroma fresco e pungente. Viene coltivato nei giardini indiani per scopi ornamentali e religiosi, ma le sue foglie sono anche utilizzate per infusi o tè aromatici. Perfetto nei giardini ad alta biodiversità, attira farfalle e impollinatori. Attenzione a non confonderlo con il basilico thai, che ha un profumo misto tra la menta e il chiodo di garofano.

Basilico: gli abbinamenti e le consociazioni nell’orto

•    Pomodori: la pianta di basilico può essere coltivata vicino ai pomodori per migliorarne il sapore e respingere gli insetti nocivi. In vaso è consigliabile abbinare ai pomodori il basilico greco.

•    Peperoncini: il basilico può essere coltivato accanto ai peperoncini per fornire loro una protezione naturale. Inoltre, il sapore pungente del peperoncino si sposa bene con l’aroma dolce del basilico.

•    Insalata: il basilico può essere piantato insieme alle insalate. Il suo aroma caratteristico respinge le mosche bianche che spesso infestano le piante di lattuga.

•    Cetrioli: Ocimum basilicum può essere coltivato accanto ai cetrioli per migliorarne il sapore e respingere i coleotteri.

•    Fragole: il basilico può essere piantato accanto alle fragole per respingere gli insetti nocivi. Inoltre, può fungere da copertura del suolo (pacciamatura viva) riducendo l’evaporazione dell’acqua e mantenendo il terreno umido.

Le sue esigenze

•    Luce solare: richiede 6-8 ore di luce solare diretta al giorno.
•    Terreno: un terriccio di buona qualità per ortaggi, arricchito con stallatico e compost.
•    Temperatura: è importante coltivarlo a temperature comprese tra 17°C e 30°C.
•    Acqua: preferisce terreni umidi ma ben drenati. Innaffiamo quando la terra è asciutta.
•    Concimazioni: ogni 2-4 settimane durante la stagione di crescita.

Il basilico in cucina

Le possibilità d’uso del basilico in cucina sono infinite. Oltre al classico pesto, puoi utilizzarlo per preparare:

  • Salsa verde: Un’alternativa al pesto, perfetta per accompagnare carni e pesce.
  • Burro aromatizzato: Ideale per condire la pasta o per farcire panini.
  • Infusi e tisane: Le foglie di basilico possono essere utilizzate per preparare bevande rinfrescanti e salutari.

Conclusioni

Il basilico è un’erba aromatica versatile e facile da coltivare, che può arricchire qualsiasi piatto. Grazie al suo profumo intenso e alle sue numerose proprietà benefiche, il basilico è un vero e proprio toccasana per la salute e il benessere.

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